Esperienze a Bologna
Il centro storico di Bologna: tra torri, piazze e sapori
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Un itinerario ideale per chi visita Bologna per la prima volta, perfetto per cogliere l’essenza
autentica della città. Si parte da Piazza Maggiore, cuore storico e simbolico, dove l’identità bolognese si respira in ogni angolo. Qui si affacciano alcuni dei palazzi più importanti della città: la Basilica di San Petronio, mai completata in facciata ma sorprendente all’interno, e il suggestivo Palazzo d’Accursio, sede del municipio e accessibile gratuitamente.
Proprio accanto si trova la Torre dell’Orologio, dalla quale si può godere di una splendida vista su tutta la piazza e sui tetti circostanti. Poco più in là, il Palazzo Re Enzo, un tempo prigione del re svevo Enzo di Sardegna, oggi ospita eventi e mostre ed è visitabile con tour guidati.
Uscendo dalla piazza, vale la pena fare una breve deviazione verso l’Archiginnasio, storica sede dell’Università di Bologna, che custodisce il raffinato Teatro Anatomico, interamente in legno, dove venivano svolte le prime lezioni di anatomia.
Proseguendo verso le Due Torri, Asinelli e Garisenda, si raggiunge il punto di riferimento
iconico della città. La Torre degli Asinelli è attualmente chiusa al pubblico per restauri, ma chi desidera ammirare Bologna dall’alto può salire sulla Torre Prendiparte, una delle meglio conservate del centro, con un panorama spettacolare che abbraccia l’intera città e i colli.
Il percorso continua verso la raccolta e affascinante Piazza Santo Stefano, una delle più amate dai bolognesi, dominata dall’omonimo complesso religioso noto come “le Sette Chiese”. Atmosfera tranquilla, silenziosa, ideale per una pausa o un caffè nei locali con tavolini all’aperto.
Si prosegue poi verso Piazza Cavour, elegante e alberata, e Via D’Azeglio, via storica e ricca di fascino, con le sue boutique, i portici eleganti, oltre che per essere il “salotto” amato da cantautori come Lucio Dalla.
Infine, una passeggiata nel Quadrilatero – il mercato storico di Bologna – è d’obbligo. Tra
salumerie, formaggerie, pastifici e antiche botteghe, si entra in contatto con la vera anima gastronomica della città. Perfetto per concludere l’itinerario con un tagliere di salumi, un piatto di tortellini e un buon calice di vino locale.






Da Bologna a San Luca: camminata panoramica e spiritualità
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Un itinerario ideale per chi desidera scoprire Bologna in modo diverso, tra natura, architettura e silenzio contemplativo. Il punto di partenza è Porta Saragozza, una delle
antiche porte della città, da cui ha inizio il celebre Portico di San Luca: con le sue 666
arcate e oltre 3,5 chilometri di lunghezza, è il portico più lungo al mondo, nonché parte
del patrimonio UNESCO, insieme agli altri portici che caratterizzano la città.
La camminata è piacevole e coinvolgente, inizialmente pianeggiante, poi inizia a salire dopo il celebre Arco del Meloncello, un elegante ponte settecentesco sopraelevato che rappresenta uno snodo architettonico tra la città e i colli. Da qui comincia la vera salita verso il Santuario della Beata Vergine di San Luca, immerso nel verde del Colle della Guardia.
Il percorso, frequentato ogni giorno da bolognesi e turisti, è considerato un’esperienza da vivere almeno una volta, sia per la sua bellezza sia per il significato simbolico e spirituale che rappresenta.
Giunti al santuario, si apre un panorama straordinario sulla città e sulle colline. Per chi
desidera un punto di vista ancora più ampio, è possibile accedere alla cupola, da cui lo
sguardo abbraccia tutta l’area circostante.
Chi preferisce evitare la salita a piedi, può optare per il trenino turistico San Luca
Express, che parte da Piazza Maggiore e conduce fino al colle. Lungo il tragitto, offre
scorci interessanti e un comodo modo per raggiungere la cima, adatto anche a famiglie o a chi ha tempi più stretti.
Per il ritorno, si può ripercorrere il portico in discesa oppure proseguire oltre il santuario, attraversando il verde del Parco della Chiusa (detto anche Parco Talon), uno dei polmoni verdi dell’area metropolitana, perfetto per rilassarsi o proseguire la camminata in mezzo alla natura, tra boschi e sentieri lungo il fiume Reno.





Bologna alternativa: tra arte contemporanea e angoli nascosti
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Un itinerario pensato per chi conosce già il centro storico e desidera esplorare una Bologna meno turistica, ma ricca di luoghi capaci di sorprendere. L’arte, qui, non si trova solo nei musei, ma anche nei dettagli nascosti tra le vie, nei sotterranei, nei panorami silenziosi e nei
luoghi che raccontano la città in modo diverso.
Si parte con il MAMbo, il museo d’arte moderna di Bologna, punto di riferimento per l’arte contemporanea in città. Le sue collezioni raccontano l’evoluzione creativa del Novecento, tra avanguardie e sperimentazioni. Poco distante, il Museo per la Memoria di Ustica offre un’esperienza completamente diversa: un’opera-installazione immersiva, intensa, che
trasforma un evento storico doloroso in un luogo di riflessione collettiva.
Chi ama l’arte antica può ampliare la visita al Museo Archeologico, con la sua ricca sezione etrusca ed egizia, e alla Pinacoteca Nazionaleche raccoglie capolavori di artisti emiliani dal Trecento al Settecento. A completare il percorso, il Complesso di Santa Maria della Vita, con il celebre Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca: una delle opere
più drammatiche e coinvolgenti del Rinascimento italiano.
Dalla profondità dell’arte scolpita si passa poi a un altro tipo di profondità: quella urbana, nascosta sotto la superficie. Scendendo nella Sala Borsa, nel cuore della citta, è possibile osservare attraverso il pavimento in vetro i resti delle antiche mura romane, testimoni delle
origini di Bologna, allora chiamata Felsina.
Restando in centro, si può fare una deviazione verso il Cinema Modernissimo, riaperto da poco dopo un lungo restauro: una sala liberty sotterranea che racconta un altro tipo di storia,
quella del cinema, tra modemità e memoria, bellezza architettonica e vita culturale.
Infine, non può mancare una visita alla celebre finestra di via Piella: un piccolo spiraglio sul passato idraulico e mercantile della città, dove si svela, inaspettato, il corso del canale delle
Moline. Un dettaglio minimo, ma capace di raccontare un’intera Bologna segreta.
Per chiudere, si esce all’aria aperta, ma sempre fuori dai percorsi più comuni. Una passeggiata fino a San Michele in Bosco, sulle prime alture della città, regala un momento di silenzio e uno dei panorami più sorprendenti su Bologna, con una visuale in asse perfetto
con la Torre degli Asinelli.





